Jewel Facing Rockefeller Center Hotel

The Jewel Facing Rockefeller Center Hotel per me non è un albergo, è la mia dimora nel cuore di Manhattan dove prendo sempre posto all’11° piano nella camera in fondo al corridoio a destra.

Ho deciso che sarebbe stata la mia casa newyorkese fin dal primo soggiorno. Comoda per i miei impegni di business, perfetta per la sua vista sul Rockefeller Center e il Christmas Tree, l’albero dei sogni e delle meraviglie. Quella dell’albero è una storia che ti racconterò la prossima volta, oggi ti presento il The Jewel come il simbolo della mia vita.

Non ha senso ora un appartamento da gestire, preferisco i comfort di un servizio alberghiero. Le mie giornate sono piene, il mio è un lavoro assorbente. A ritmi frenetici incastro appuntamenti, spostamenti, pianificazione, studio…e creatività. Il the Jewel Facing Rockefeller Center Hotel è il rifugio su misura delle mie necessità a New York e anche il luogo che ha visto nascere le mie più grandi idee.

Dopo Long Beach e il mio Oceano, New York è la mia scintilla. Così come nel mondo lo sono Londra e l’Italia intera.

Nella storia di un brand, d’altra parte, la geografia delle emozioni è un volano di ispirazioni, di idee, di energie. Talvolta addirittura una mappa del tesoro. Una ricchezza suggestiva, affascinante, emblematica. Qualcosa che si traduce in VALORE. Ogni dettaglio può raccontare un’infinità di sfumature. Ogni forma può rappresentare significati, trasmettere sensazioni.

The Jewel è un costante, discreto spettatore tanto quanto è stimolo e abbraccio. Nella mia stanza all’11° piano, nella camera in fondo al corridoio a destra, ho sviluppato tanti progetti e sono cresciuta. Ovunque mi portino gli affari e i corsi, so che faccio ritorno a quella poltrona rossa, a quella finestra tanto cara, alle attenzioni di Helene alla reception e all’infuso di mela e cannella.

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