Fearless Girl: la bambina “senza paura”

La “Fearless Girl”, statua di bronzo opera della scultrice Kristen Visbal, installata nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2017, in occasione della giornata internazionale della donna, è una bambina con le mani sui fianchi e uno sguardo deciso e fermo.

Venne collocata proprio di fronte al Charging Bull, il famoso toro di Wall Street, che simboleggia la finanza mondiale.

L’idea faceva parte di una campagna di comunicazione che voleva sensibilizzare le aziende sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro, specialmente in un ambito come quello della finanza, prevalentemente associato al genere maschile.

Posizione e piglio della statua bambina sembravano proprio sfidare il toro e inneggiare alla parità di genere, impersonando le battaglie delle donne.

Fu accolta insieme da furore e stupore. Alla popolarità si contrapposero le critiche, tanto che infine la “Fearless Girl” -assecondando peraltro le aspettative di Arturo Di Modica, lo scultore del toro- venne trasferita in Broad Street, di fronte al New York Stock Exchange.

Una targa ai piedi della statua recita:

Sii consapevole della potenza di una donna in un ruolo da leader.

LEI fa la differenza.

Un messaggio forte e chiaro, che vuole puntare il faro sul valore delle donne. Lo spostamento della statua non ne ha sminuito la notorietà, la Fearless Girl è meta di turisti e stimolo costante all’inclusione di un numero maggiore di donne nei ruoli di leadership.

La bambina senza paura è semplice, bella e fiera. Ha davvero l’aria di chi non arretra e rappresenta egregiamente la forza delle donne.

Il monito che lancia a New York e al mondo intero stimola le aziende a riconoscere le capacità delle donne e le donne a lavorare per la propria affermazione.  

Se una bambina può indicare il futuro da raggiungere, io ricordo che il futuro è il risultato delle scelte del presente. E le donne possono iniziare oggi, da leader, a scrivere la Storia.

Il mio brand e la mia azienda sono già nate con la consapevolezza cui invita la Fearless Girl: LEI fa la differenza.

Qui sta bene, è al suo posto.

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