Era ormai una delle trainer più richieste nei corsi di formazione e addestramento per manager a Manhattan ma aveva una missione da compiere.
Prenotava sempre al The Jewel Hotel Facing Rockefeller Center la stanza all’11° piano, quella che le avrebbe garantito una perfetta vista sull’albero di Natale.
Lei e Virginia, loro e l’albero, il futuro di progetti. Lasiuly lavorava da mesi a quei progetti e solo Virginia sapeva che era quasi ora di fare il salto per dare loro vita.
Se il grande abete era un pensiero felice, Manhattan e New York erano per Lasiuly la cornice ideale. Le piacevano, le combinazioni di armonia. Pensieri felici, voleva tuffarsi in pensieri felici. Era sicura che il grande albero li avrebbe festeggiati. Lei, New York, il mondo intero, potevano avviarsi a orizzonti propizi.
Era giunto il momento, il momento di raccontarsi davvero. Anche senza parole, non più sui taccuini, quelli erano il bacino dal quale pescare motivi e direzioni, una sapienza tascabile, una memoria, una riserva di ossigeno. Bisognava compiere il percorso che le parole evocavano, fare dei progetti realtà. In punta di piedi le cose accadono, se lo vuoi veramente. Questa era l’immensa verità di Lasiuly…
Una verità che finalmente arriva in passerella, acclamata da un pubblico che attende una svolta. Non è una moda, non è stile, quella è vita. Le gocce di cristallo e le stelline di Lasiuly sono un’occasione, la forza di inventarsi una meravigliosa vita su misura. Le sue creazioni sono la magia delle emozioni e dell’ottimismo.
Lasiuly Moore è una donna, una favola, una lezione. Esiste, in milioni di donne, in milioni di sogni. Si può incontrare a Primrose Hill a Londra nelle giornate di pioggia, sulla spiaggia di Long Beach a Los Angeles, nel suo show room di Milano. Nell’aria, nell’aria in cui sono scritti quelli che Lasiuly chiama bi-sogni.
Scegliere di essere Lasiuly ora vuol dire orientare il proprio destino e godere dei benefici influssi dell’alba che sveglia ogni notte.